martedì 21 febbraio 2017

[Presentazione] "Il Logista" di Federica Fantozzi


Buongiorno cuori librosi,
volevo parlarvi della prossima uscita di Marsilio Editore che troverete in libreria, e in tutti gli store online, a partire dal 23 Febbraio.
Scopriamo insieme qualche informazione in più sulla storia e un estratto esclusivo direttamente dal libro.
Buona lettura!



Prenotalo, QUI


SINOSSI:

Amalia Pinter lavora per «Il Vero Investigatore», un piccolo quotidiano della Capitale specializzato in cronaca nera. Nel suo quartiere, Ponte Milvio, si imbatte in una vecchia fiamma dei tempi universitari, Tancredi, da cui si lascia accompagnare, in un servizio per il giornale, a casa di una giovane coppia, vittima di una strage jihadista durante il viaggio di nozze in un’isola tropicale. Tancredi si è trasferito da anni a Londra, dove si occupa di logistica di guerra: con la sua società, la Stinger Ltd, gestisce i trasferimenti di facoltosi professionisti in paesi ad alto rischio. Un lavoro borderline che lo mette in contatto con servizi segreti e bande paramilitari. In vacanza a Roma, il ragazzo invita Amalia a cena nel suo appartamento, ma lei lo trova morto accanto a una bottiglia di whisky e cristalli di droga. L’ipotesi degli investigatori è suicidio, una pista che convince anche chi conosceva la vittima: zio Doug, l’unico parente rimastogli dopo la morte dei genitori; Iris, la bionda fidanzata e socia in affari; Adam, l’amico libanese con cui si confidava. Amalia riceve però un biglietto: l’immagine di uno scorpione dai contorni dorati e l’avvertimento di una minaccia incombente. Di quale segreto era in possesso Tancredi? E quanto tempo le rimane per scoprirlo? La ragazza inizia un’indagine testarda e solitaria. Senza sapere che, nelle periferie della sua città, anche qualcun altro è a caccia.







ESTRATTO IN ESCLUSIVA:

Il documento Windows davanti ad Amalia era vuoto. Come al solito, non c’era nessuna sindrome paralizzante. Semplicemente non poteva scrivere: non era pronta a tradire i segreti di Tancredi. Fatto raro per i giornalisti e inedito per lei, ma cosi era. Era rientrata direttamente da Fiumicino a mani vuote, trincerandosi dietro il classico buco nell’acqua. Il Capo, stavolta, aveva perso le staffe.
«O mi consegni cento commoventi righe di ritratto o il tuo prossimo articolo si intitolerà Porri ma buoni. E sarà la ricetta di una minestra per vegetariani poveri» aveva minacciato.
Cosi lei balzellava sulla sedia senza concludere nulla. «C’e una visita» annuncio Antonio, il segretario di redazione. Aveva il tono di una guardia carceraria che avverte i detenuti dell’arrivo dei parenti, e lei lo accolse con lo stesso spirito. Mezz’ora di distrazione.
Una vecchietta con i capelli cotonati di una sfumatura azzurra aspettava all’ingresso. Sembrava la nonna della Fata Turchina, in orecchini di perla e cappotto di cammello.
«Buongiorno. Come posso aiutarla?» Antonio appizzo le orecchie. Amalia non era mai gentile con potenziali scocciatori. Lei piloto la vecchietta nella sala riunioni e le
offri persino un bicchier d’acqua.
«Forse accadrà il contrario, dottoressa» disse la signora estraendo una busta di carta dalla borsa. Gliela porse: «Per lei.»
Era una comune busta da lettere con scritto Amalia Pinter in stampatello. Nessun mittente. La apri: conteneva la stampata di un foglio A4. Un disegno: uno scorpione dai bordi d’oro con l’aculeo rialzato in segno di minaccia. Non le diceva nulla. Giro il foglio e lesse poche parole: Ami, bada
al volo... La frase si interrompeva. Più in basso, altre due parole quasi scarabocchiate: Too late? Troppo tardi?
Le si gelo il sangue. «Come l’ha avuta?»
«E una storia un po’ strana» rispose la vecchietta. Appollaiata sulla sedia, con il cappotto ancora allacciato, assomigliava a un uccellino imbacuccato in una coperta troppo grande. «Sa, ho sempre freddo» si scuso. «La lettera l’ho trovata nella mia cassetta delle lettere. Senza francobollo.
Ho chiesto ai condomini, ma nessuno conosceva la destinataria. Ho domandato anche al postino, casomai ci fosse una persona con quel nome in zona. Sa» sorrise ad Amalia, «era chiaramente un errore, ma come si poteva rimediare?»
«Lei dove abita, signora?»
«In piazza di Spagna, cara.»
Amalia aveva bisogno di un’ultima conferma. «Si ricorda
il giorno in cui l’ha trovata?»
«Come potrei scordarlo? Era la mattina in cui hanno scoperto quello sfortunato ragazzo in mansarda. C’era l’androne pieno di polizia. E arrivata pure l’ambulanza, i paramedici si sono lamentati delle auto che intasano i vicoli, e poi nemmeno e servita.»
«La ringrazio di cuore. E stata in gamba a trovarmi.»
«Oh cara, non e stato difficile. Ho chiesto a mio nipote di fare una ricerca su Internet. Lui e bravo con il computer. Mi ha detto che lei era una giornalista e mi ha dato
l’indirizzo. Ho pensato che potesse essere importante. Cosi
ho preso un taxi ed eccomi qui.»
«E stata veramente gentile» ripeté Amalia che non vedeva l’ora di liberarsene.
«Mi chiedo solo una cosa» esito la vecchietta.
«Si?»
«Dato che nessuno dei condomini sapeva di questa faccenda, non sarà che a sbagliare buca della posta e stato proprio quel ragazzo? Sa, il poverino... Impossibile chiederglielo, ovvio. Magari dovrei avvertire la polizia, non crede?»
La nonna della Fata Turchina non era fessa. Amalia cerco una risposta rassicurante.
«Se non fosse che il mio compianto marito» prosegui la signora, «mi consigliava di avere a che fare il meno possibile con i tutori dell’ordine. Lui era colonnello della Finanza, sa, se ne intendeva. Non che io abbia qualcosa da nascondere, ma e meglio starsene in disparte, di questi tempi. Magari
per lei e più... abituale mettersi in contatto con la polizia.»
Con un sorriso smagliante Amalia tese la mano: «Si fidi di me. Giornalisti e poliziotti sono gemelli separati alla nascita. Seguono strade diverse che si riuniscono nel momento dell’interesse collettivo. Arrivederci.»



A me incuriosisce moltissimo perché penso ci sia un buon mix di elementi thriller che andranno ad avvalorare sicuramente il tema giallo della vicenda.
Voi cosa ne pensate? Cosa si nasconderà dietro questo scorpione dai contorni dorati?

1 commento: