sabato 26 marzo 2016

Recensione "La notte che ho dipinto il cielo" di Estelle Laure

Voglio parlarvi di un romanzo che stazionava da un po' nella mia infinita WL e che finalmente ho trovato il tempo di leggere.
Si tratta de "La notte che ho dipinto il cielo", di Estelle Laure edito da DeAgostini.
Buona lettura!


LA COPERTINA:



LA RECENSIONE:

"Siamo sole, io e Wrenny, almeno per il momento. Wren e Lucille, Lucille e Wren. 
Farò quel che c'è da fare. Nessuno dovrà separarci. Il che significa mantenere il più possibile la normalità. O meglio, fare finta che tutto sia normale, perché la realtà dei fatti non potrebbe essere più diversa."

Lucille ha diciassette anni, una vita particolare e già segnata da un forte trauma. Suo padre ha subito un brusco esaurimento nervoso, nella piccola cittadina in cui vive, lo sanno tutti. Sanno che suo padre è matto e che ha aggredito violentemente la moglie, quello che non sanno, è che la donna adesso è sparita nel nulla abbandonando le figlie a sé stesse. Per paura di perdere la piccola Wren, Lucille ha deciso di rimboccarsi le maniche e continuare a vivere "normalmente", per quanto sia possibile. Non vuole estranei in casa, non vuole separarsi da lei, l'unica famiglia che le è rimasta.

"Sì, mio padre è pazzo, mia madre mi ha abbandonato, la mia migliore amica non mi parla, e io sono irrimediabilmente, disperatamente, follemente innamorata di un ragazzo che non posso avere. Avanti, mondo, dai il peggio di te. Io voglio essere libera."

La casa in cui vivono cade a pezzi, le bollette continuano ad accumularsi e presto qualcuno noterà lo stato di abbandono generale. Un angelo misterioso, riempie la credenza e sistema piccole parti della casa. Lucille trova un lavoro che le permette di tirare avanti, ma in fondo, è solo una ragazzina che si sta sobbarcando di responsabilità che nemmeno gli adulti riescono a gestire. La sua vita è costantemente sull'orlo di un baratro. Perché sua madre se ne è andata? Perché suo padre gioca a fare il paziente in una clinica psichiatrica e perché lei è l'unica che sta scontando le colpe degli altri?

"Non puoi toccarmi in quel modo e poi scomparire. E se non puoi starmi vicino, tenermi per mano, essere fiero di stare con me, allora non puoi avere neanche il resto. Non è giusto per nessuno, nemmeno per te."

A completare il tutto, un amore impossibile che, forse, è dettato solo da commiserazione e altruismo. Ma Lucille non ha bisogno di un'altra causa persa per cui lottare. Deve pensare solo alla sua sopravvivenza e a quella di Wren, in attesa di tempi migliori.


IL MIO GIUDIZIO:

E' stata una lettura emozionante. Leggere di un'adolescente che improvvisamente si ritrova carica di responsabilità e senza alcun tipo di aiuto, è stato interessante e diverso dalle solite letture. Mi è piaciuto molto il personaggio di Lucille, ha una personalità e una forza interiore incredibili. Nonostante il destino si accanisca prepotentemente su di lei, non cede mai, nemmeno per un secondo. Dolcissima la piccola Wrenny che, a modo suo, capisce la situazione e cerca di tenere sempre alto il morale. Stile molto scorrevole, ho trovato la divisione temporale un po' contorta e dispersiva ma tutto sommato, mi è piaciuta moltissimo come storia.
Consigliata!



1 commento:

  1. non so forse un pò per la copertina forse un pò per la trama questo romanzo non mi ha molto colpita però la tua recensione mi ha incuriosita non so lo metto in WL e pooi chissà, anche se non so non mi convince

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